La Val Trebbia ti aspetta!

Un paradiso naturale di paesaggi mozzafiato, cibo delizioso, arte e cultura.

La Val Trebbia confina a est con la val d’Aveto, la val Nure e la val Perino, a ovest con la val Scrivia, la val Borbera, la val Staffora, la val Tidone e la val Luretta e a sud con la val Fontanabuona.

È un territorio caratterizzato dalla presenza, nel fondovalle nei pressi del fiume, di strati di rocce diverse, tra cui il calcare, l’arenaria, siltite e argilla che, sottoposti all’erosione causata dalle acque del fiume, hanno dato origine alla presenza di stretti meandri.

Nella media valle, nella zona di Bobbio, sono presenti fonti di acque salsoiodiche, che furono sfruttate nel corso del novecento con la realizzazione di una serie di impianti termali, l’ultimo dei quali venne inaugurato nel 1971 e chiuso nel 1999. Il corso d’acqua principale della valle è il fiume Trebbia, lungo circa 120 km, di cui 95 tra montagna e collina, e con un bacino idrografico di 1070 km².

Il principale affluente della Trebbia è il torrente Aveto, lungo circa 30 km e con un bacino idrografico di 257 km²

Nell’alta valle si trova il lago del Brugneto, lago artificiale costituito nel 1959 a seguito della costruzione ai fini idropotabili dell’omonima diga posta lungo il corso del torrente Brugneto, affluente di sinistra della Trebbia.

Il lago è posto a 776 m s.l.m. ed è compreso tra i comuni di Torriglia.

I cenni storici sulla
Val Trebbia Ligure

Le prime notizie storiche relative al popolamento della valle risalgono al Neolitico, epoca alla quale sono databili resti archeologici di diversi insediamenti in numerose zone di tutta la valle, tra cui Travo, che ospita un sito archeologico, e il villaggio di Groppo, situato nel comune di Bobbio.

La maggior parte dei reperti ritrovati nella valle sono conservati presso il museo di archeologia ligure, la cui sede si trova a Genova, nel quartiere di Pegli e che ospita anche reperti ascrivibili alla civiltà ligure.

Nel Medioevo, la Val Trebbia fu teatro di numerose battaglie tra le varie signorie locali e fu attraversata dalla via Francigena. In epoca romana le popolazioni locali subirono un processo di graduale assimilamento alla cultura romana, testimoniato dalla presenza di più di 100 siti lungo tutta la vallata, con un’ampia presenza di residenze padronali di prestigio. Nel Rinascimento, la valle conobbe un periodo di prosperità grazie alla produzione di seta e alla lavorazione del ferro.

Durante la seconda guerra mondiale, nell’ambito della resistenza, nella valle furono attive bande di partigiani che riuscirono a rafforzarsi e a cacciare via le truppe tedesche dalla zona dichiarando, il 7 luglio 1944, la creazione della repubblica di Bobbio che si estendeva per quasi tutta la lunghezza dall’alta valle fino Rivergaro e comprendeva anche porzioni di territori nelle vallate limitrofe, tra le quali quelle dell’Oltrepò Pavese storicamente legate a Bobbio.

Con la rioccupazione di Bobbio, il 29 agosto 1944 la repubblica venne formalmente sciolta, tuttavia, l’alta valle da Torriglia fino a Confiente rimase zona libera dal settembre del 1944 fino al novembre dello stesso anno.

Nella notte del 14 settembre 2015 la Trebbia, così come altri corsi d’acqua del piacentino e del genovese, tra i quali il suo affluente Aveto, lo Scrivia e il Nure dove vi furono tre morti, a causa del maltempo esondò causando ingenti danni nei comuni di Rivergaro, Bobbio, Corte Brugnatella, Ottone, Gorreto, Propata e Torriglia, tra i quali il crollo di un ponte, in località Ponte Barberino di Bobbio sul tracciato comunale della vecchia strada statale 45 di Val Trebbia.

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La Val Trebbia è il posto ideale dove vivere un’esperienza culinaria memorable.

Un luogo incantevole dove natura selvaggia, arte e cultura locale si fondono insieme.